Toufic Maatouk, direttore di coro ed orchestra, lavora tra Libano, Barhrein, Itali, Francia è Stato Uniti. Viene regolarmente invitato a dirigere l’Orchestra Filarmonica del Libano. Direttore artistico del Festival Internazionale di canto di Beyrouth, dirige sia il coro de l’Université Antonine (Libano) che il dipartimento di musica vocale del Conservatoire de Beyrouth e dell’Université Antonine, facoltà di musica e musicologia.
È proprio all’interno di questo conservatorio e di questa università che Maatouk ha seguito i suoi percorsi di formazione iniziale ottenendo i suoi diplomi in pianoforte e canto lirico. Ha tra l’altro conseguito la laurea in musicologia all’Istituto Pontificio di Musica Sacra a Roma dove ha diretto e pubblicato diversi studi sul canto Sirop-maronita. Ha proseguito i suoi studi in direzione d’orchestra con E. Nicotra, A. Polyanichko, M. Stringer, A. Polischuk… Sur scène, e si è specializzato in un ampio repertorio romantico e lirico.
Come direttore, Toufic Maatouk ha diretto il coro de l’Université Antonine de il coro de l’Orchestre Philharmonique du Liban da più di dodici anni . Collabora regolarmente con Festival Al Bustan, Festival International de Baalbeck, Festival de Byblos, Festival d’ile de France (Paris), Carnegie hall (New York), Teatro dell’Opera di Roma (Roma), Teatro di San Carlo (Napoli), l’Académie de l ‘Opéra de Paris (France), festival de Musique Al-Ain, Festival International de Musique de Bahrein.
Nel 2015, Maatouk dirige la Messa di Gloria di Giacomo Puccini presso la Carnegie Hall di New York e nel 2016, il Requiem di Mozart al Teatro San Carlo di Napoli. Collabora regolarmente con molte orchestre tra le quali l’Orchestre Philharmonique du Liban, l’orchestra del Teatro San Carlo (Napoli), l’Orchestre des Jeunes de la La Méditerranée. Ha lavorato con artisti di fama internazionale quali C. Giannatasio, L. Giordano, M.G. Schiavo, M. Palazzi, S. J. Cho, D. Masleev, E. Le Sage, X. De Maistres, F. Karaoui, G. Ferro, F. Dego, Modiglinai Quartet, Kodaly Quartet, B. Andrianov, A. Ghindin ed altri.